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giovedì 5 marzo 2009

I MIGLIORI ANNI SBARCANO IN SPAGNA E FANNO IL BOTTO D'ASCOLTI. QUANDO SI DICE CHE UN FORMAT FUNZIONA...

Diciamoci la verità: la televisione nostrana, per quanto criticabile, per quanto criticata, per quanto ancora sarà oggetto dei nostri giudizi e dei nostri commenti, è sempre la più bella di tutte quelle esistenti. Sì, logicamente qualcuno vuole vedere il marcio dappertutto e sbaglia. Che si stia vivendo un periodo di crisi comune lo si sa, lo sanno tutti; molti moralisti, però, si ergono a modelli superpartes la cui parola è verbo assoluto, tacciando il tubo catodico del terzo millennio di essere poco all'avanguardia e molto avvezzo all'idea del commerciale. E' vero, ma allo stesso tempo è sbagliato esasperare i toni più di quanto non sia lecito fare: d'altronde siamo i primi, qui a Scavicchia la notizia, a sottolineare quanto bella sia stata la televisione di un tempo che non questa qui attuale. Ciò per dire cosa? Che non tutto quello che viene trasmesso s'ha da buttare, anzi. Ogni tanto, qualche diamante grezzo, qualche filo di luce dietro le nubi in tempesta, qualche perla in pasto ai porci, è possibile rinvenirla. Altolà reality show o affini, in quel caso il pregiudizio è così esteso e largamente accettato che il giorno in cui il popolo italiano dirà di amare in massa un programma del genere sarà stata messa in atto una vera e propria rivoluzione. Parliamo, in questo specifico caso, del varietà.

Quel varietà di cui si reclama il ritorno nella sua pura e semplice essenza, pailettes e balletti, canzoni e marchette pulite e che, soggogiandosi alle regole di evoluzione imposta da un punto di vista strettamente televisvio, si è reinventato avendo perlopiù canovacci da seguire come nella migliore delle rappresentazioni figlie della Commedia dell'Arte. Uno di quelli che ha maggiormente sorpreso negli ultimi anni è, si scusa il gioco di parole, I migliori anni. Lo show presentato da Carlo Conti, infatti, che secondo alcuni sarà destinatario della tassa della Lotteria Italia per la stagione autunnale '09, e che propone la consueta sfida tra decenni tanto amata dal pubblico italiano l'anno scorso, con medie in share paurose nonostante il periodo disastroso condotto, è divenuto modello d'imitazione e ancor più d'importazione. Il format Endemol è stato acquistato in terra spagnola ed ha veramente sbalordito i piani alti della rete TVE1 a livello di performances d'ascolti. Questa la notizia, da Digital News.
I Migliori anni sbarca in Spagna. Il format, un’idea originale di Endemol Italia e della Rai, condotto da Carlo Conti, è stato venduto alla rete pubblica spagnola TVE. Dopo il successo di critica e di pubblico riscosso in Italia il programma, che ripercorre in un volo nella memoria cinquant’anni di musica, televisione, cinema, spettacolo e costume, ha debuttato lunedì sera nella sua edizione spagnola ottenendo un ottimo risultato. "Los mejores años de nuestra vida canción a canción" , presentato in prima serata su TVE1 da Carlos Sobrera, è risultato il programma più visto della serata con il 19,3% e 3.450.000 spettatori, superando nettamente la media di rete (17,6%) e guadagnando ben 9 punti di share rispetto al martedì precedente quando era stato trasmesso un film che ha registrato solo il 10,3% di share.

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Ma in spagna fanno così poco di ascolti!!!In Italia allora non dobbiamo lamenterci tanto!!

Anonimo ha detto...

Montalbano sulla BBC ... e ora I Migliori anni di Raiuno sulla tv spagnola ...
Lasciando da parte il discorso qualitativo di parte della nostra tv ( per inciso nn è mica tutta da buttare ) ... fa comunque piacere che prodotti di intrattenimento di buon livello , ben fatti , siano un successo anche in altri paesi ...