C’era una volta una manifestazione intitolata Gran Premio Internazionale Della Tv, ideato da Sorrisi e Canzoni Tv e nato nel 1971 ma in onda solo nel e dal 1984. Qualcuno soleva vedere in tutta quanta la kermesse una risposta molto poco diplomatica ai ‘tralicci’ del Premio Regia Televisiva, trasmessi su Raiuno, ideati e condotti da Daniele Piombi, ma solo dopo poco, quei simpatici e dorati Telegatti, entrarono nella storia della Televisione nostrana, conformemente a quella sigla, Sorrisi is magic, che introduceva il grande evento, l’unico che era possibile comparare a quelli più blasonati d’Oltralpe e d’Oltreoceano, vuoi per l’importanza insita in esso, vuoi per il red carpet mai visto prima in Italia, vuoi per la mole di protagonisti in Teatro, tutti insieme, a contendersi un premio. Dopo poco, quella notte fece scalpore perché divenne semplicemente La notte dei Telegatti, pur sempre sommersa dalle critiche. Per alcuni troppo filo-Mediaset, per altri molto poco obiettivi, i Telegatti da un paio di anni a questa parte sono letteralmente cambiati. Alla messa in onda dal Ventaglio Nazionale di Milano nel periodo di maggio-giugno dal 2006 venne preferita la registrata da Roma, dall’Auditorium della Conciliazione, e fortemente anticipati a gennaio. Scombussolati nella loro semplice scaletta, che premiava la miglior trasmissione o il miglior personaggio, i Telegatti diventano il Gran Premio Internazionale dello Spettacolo, che prevedeva la consegna di premi anche ad esponenti dello sport, della musica e del cinema, snaturando l’essenza della manifestazione.
Quando stanno per ricorrere i 25 anni dalla nascita del premio, però, quando l’evento a conti fatti (ossia a conti Auditel) non è più tale, quando la kermesse sta divenendo la seconda casa di Pippo Baudo, à là Sanremo, calano le tenebre sull’imminente edizione. A quanto traspare dalla chat che ha visto protagonista il direttore di Sorrisi & Canzoni Tv, Alfonso Signorini, ieri pomeriggio sul sito ufficiale del settimanale, è probabile che possano saltare per un anno. Queste le sue parole:
Update del 7 marzo
Pare davvero certa la cancellazione della manifestazione dagli schermi di Canale5 per questa stagione televisiva. Questo un articolo apparso nella giornata di oggi scritto da Alessandra Comazzi per La stampa.
Quando stanno per ricorrere i 25 anni dalla nascita del premio, però, quando l’evento a conti fatti (ossia a conti Auditel) non è più tale, quando la kermesse sta divenendo la seconda casa di Pippo Baudo, à là Sanremo, calano le tenebre sull’imminente edizione. A quanto traspare dalla chat che ha visto protagonista il direttore di Sorrisi & Canzoni Tv, Alfonso Signorini, ieri pomeriggio sul sito ufficiale del settimanale, è probabile che possano saltare per un anno. Queste le sue parole:
I telegatti quest’anno compiono 25 anni. Stiamo preparando una grande serata che sia all’altezza dell’avvenimento. Credo sarà il prossimo gennaio.Insomma, quando un Festival di Sanremo si salva in extremis, quando un Festivalbar salta un turno (e forse anche due o per sempre), anche un altro evento televisivo è sulla via della cancellazione. Che gli eventi non piacciano più?
Update del 7 marzo
Pare davvero certa la cancellazione della manifestazione dagli schermi di Canale5 per questa stagione televisiva. Questo un articolo apparso nella giornata di oggi scritto da Alessandra Comazzi per La stampa.
I Telegatti al tempo della crisi. Quest’anno il «Gran Premio Internazionale dello Spettacolo», il concorso ideato e organizzato da Sorrisi e Canzoni Tv insieme con Canale 5, non andrà in onda. O forse sì. Ma nella seconda parte della stagione. O forse, più realisticamente, all’inizio del 2010. La materia è incandescente, essendo i Telegatti un appuntamento sempre seguitissimo, con il suo apparato di mondanità, di premiati e premiatori, di tappeti rossi, di toilette sgargianti. Il fatto che saltino è un po’ come se, su Raiuno, saltasse il Festival di Sanremo. Nessuno, né a Sorrisi e Canzoni, né a Canale 5, è disposto a fare previsioni, ma una cosa è certa: che questa primavera se ne andrà senza la consegna dell’ambita statuetta. Che fretta c’era, maledetta primavera. Nessuna fretta, evidentemente.
Questa del 2009 sarebbe stata l’edizione numero venticinque del premio. Si parlava da tempo di una festa particolare, ricca di ospiti internazionali. E le feste particolari, si sa, sono costose. «Non pareva elegante - si sostiene - che in un momento difficile per tutti, su Canale 5 andasse in onda una manifestazione grondante opulenza, divi e felicità». C’è poco da stare allegri, in effetti, ma la realtà appare lievemente diversa. Non tanto, o non soltanto, il rispetto per il pubblico: «panem et circenses» sono sempre stati una medicina adatta a ogni tempo di crisi. Quanto, più realisticamente, la mancanza di denaro per chiamare le stelle straniere. E, magari, pure per pagare i conduttori.
La pubblicità diminuisce. Gli sponsor non sono più disposti a finanziare manifestazioni, e programmi, che non rendono come una volta. Sempre tenendo conto che i telespettatori sono considerati clienti. Adesso i potenziali acquirenti sono potenziali dissidenti. E in questo quadro una marcia indietro è comprensibile. Nemmeno negativa, alla fine. La scelta di non organizzare i Telegatti, soprattutto in una versione particolarmente lussuosa, può essere «venduta» come una forma di rispetto nei confronti del pubblico. Una decisione virtuosa. Un fioretto. Senz’altro è un risparmio per l’editrice.
Canale 5 senza Telegatti è un po’ come Raiuno senza Sanremo: si è visto d’altronde che il Festival di quest’anno, assai riuscito negli ascolti, si è chiuso però con il bilancio in rosso. Meno sponsor ad appesantire lo spettacolo, meno soldi incassati, ma gradimento maggiore da parte del pubblico. È una vecchia regola: quando si vuole aumentare l’audience, si diminuisce la pubblicità. Solo che, di questi tempi, la pubblicità non diminuisce per scelta editoriale, ma per inevitabile contrazione.
Quali potevano essere i conduttori, quest’anno? Pippo Baudo o Michelle Hunziker o Gerry Scotti? E se invece si fosse pensato a Fiorello, il cui spettacolo teatrale sarà trasmesso da Sky? Fiorello è andato di recente a parlare con Berlusconi, non è impossibile pensare che un accordo potesse prevedere proprio la conduzione del Telegatto, che dura una sera sola e dunque non impegna la superstar per troppe puntate. E se Fiorello fosse libero soltanto a fine anno? E se costasse troppo? Nel dubbio, una bella sospensione. E tutti i premiati, che alla statuetta tengono tantissimo, figuriamoci a quella dei 25 anni, dovranno rimandare la loro gioia e la collocazione della dorata bestiola sulla mensola del camino.
2 commenti:
Bene!!!!si decideranno adesso di premiare solo i programmi televisivi e non più sport,cinema,musica e altro?
Semplicemente El Barto ... certi eventi costano molto ... e in questo periodo di crisi ...
Anche l'amato e ben riuscito Sanremo 2009 ...secondo notizie pubblicate sui giornali e mi pare nn smentite ... è costato 20 milioni di euro e ne ha ricavati solo 15,5 ...
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